TOR VERGATA 27 OTT- "Un intero mondo universitario si sta mobilitando contro la riforma Gelmini, ma preside e corpo docente sembrano farsi portavoce solo di determinati gruppi politici" è quanto dichiara in un comunicato Massimiliano Macera, consigliere di facoltà e rappresentante degli studenti per il Blocco Studentesco Università (www.bloccostudetesco.org) nella facoltà di Lettere e Filosofia di Tor Vergata.
La dichiarazione si riferisce alla protesta odierna presso la facoltà di Lettere, organizzata da gruppi legati alla sinistra movimentista, culminata con l'occupazione dell'atrio della facoltà e con la partecipazione degli autori della protesta al Consiglio di Facoltà convocato per la stessa mattinata, nonostante questi non fossero membri dello stesso consiglio.
"Il Blocco Studentesco Università è componente importante della protesta contro la riforma Gelmini" continua il consigliere. "Oggi stesso il gruppo di Tor Vergata ha partecipato con successo al lungo corteo che è arrivato fin sotto il Senato, chiedendo un incontro con il ministro, per proporre le nostre idee in merito al futuro dell'università".
"Eppure quest'oggi si è data l'opportunità a chi non è rappresentato in Consiglio di prendere comunque la parola ed arringare l'assemblea col preciso intento di mettere una bandierina politica sulla protesta in corso. Protesta alla quale partecipano diverse anime politiche, e non vi è il monopolio di alcuno".
"Si concede diritto di rappresentanza a chi non ne ha, si concedono solamente a parte dei manifestanti spazi della facoltà e aule, si istituisce un coordinamento docenti-studenti per l'organizzazione della protesta dove i criteri di accesso prevedono la discriminanti politiche secondo le quali sono ammessi a protestare solo studenti di sinistra. Vi sembra corretto?" domanda il rappresentante del Blocco.
"E' possibile – chiede Macera- che un dibattito serio e sereno sugli errori di questa riforma non possa essere approntato perchè chi deve gestire le assemblee studentesche è quasi sempre un docente-moderatore che non vuole sentire altra voce che quella degli studenti di sinistra?".
Conclude il consigliere di Facoltà: "Rivendichiamo il diritto, alla pari delle altre forze politiche presenti in Facoltà, di accedere a degli spazi autogestiti per poter informare gli studenti sulle proposte che avanza il Blocco Studentesco Università per fermare o cambiare questa riforma". "Mi auguro, infine, che la rappresentanza studentesca venga maggiormente considerata e rispettata, affinchè un'istituzione di tutti non si trasformi in un megafono per le idee di pochi".
www.bloccostudentesco.org
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